
✺ il nostro rito ✺
Dove il tempo è fuori dal tempo e il bosco ci fa da galassia.
Dove la terra batte un ritmo selvaggio e i fianchi tremano come foglie sotto la cassa.
Dove non c’è dovere e non c’è tensione, nessun decoro, nessuna imposizione.
Uno spazio sospeso, una zona liberata dove cambiare le radici ed essere come ci va.
Dove gli sguardi si fondono e i corpi si stringono e alla fine ci muoviamo come una cosa sola.
Questo è il nostro rito collettivo:
un gioco serio,
un tempo felice e sovversivo.
Una riflessione sull’esperienza del festival come rito collettivo di separazione e rinascita individuali e condivisi.
Ogni anno per quattro giorni il bosco diventa la nostra nuova casa, un laboratorio dove provare a capovolgere tempi, vissuti e abitudini, dove dare spazio a modi di immaginare, muoversi e interagire diversi. Una sorta di nuova realtà quotidiana: condividere e aiutare diviene un atto naturale e la sensazione è quella di poter vivere in un mondo armonioso e di pace. Crediamo nel piacere coesivo della musica e in quello ribelle di parole e corpi liberi di esprimersi, determinarsi e scorrere ovunque.
Un contro-mondo dove l’unica ricchezza che vogliamo produrre e accumulare è il piacere di ritrovarsi insieme e fondersi in un corpo unico, e di contaminarsi attraverso immaginari, pensieri e parole nuovi: perché ci piace e ci rende felici.
Questo è il nostro rito.
